Suggerimenti per la scuola

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Compiti esitivi: come gestirli?

Aiuto! Ci sono i compiti delle vacanze!


Arriva l’estate, arrivano le vacanze... arrivano i compiti.

Avete pensato a come affrontarli?

Ci sono diversi approcci ai compiti estivi: c’è chi decide di svolgerli tutti subito, a giugno, così è “a posto”; chi li organizza in modo da farne un poco ogni giorno; c’è chi rimanda e rimanda fino all’ultimo.


Noi vi diamo 5 semplici suggerimenti per affrontare i compiti dell’estate senza fatica:

  1. Il meritato riposo : diciamo la verità, il 10 giugno nessuno pensa ai compiti, abbiamo tutti bisogno di riposo e di liberarci dalle fatiche dei mesi passati. La fine della scuola dona una sensazione di libertà piuttosto rara e ci piace poterla godere a pieno. Ottima idea quella di prendersi qualche giorno di completo relax!

  2. Al lavoro! I compiti non si completano da soli, quindi la scelta migliore è iniziare a guardarli già da metà giugno, magari mentre ci si riposa ancora un po’ si possono svolgere quelli più semplici o quelli delle materie che ci piacciono di più.

  3. Un unico foglio: generalmente ogni insegnante assegna i compiti per la sua materia, questo significa che alla fine della scuola i ragazzi si ritrovano con diversi compiti scritti “ovunque” (diario, quaderni, fogli volanti, registro,...). Una buona idea è raggrupparli tutti in un unico foglio o in una cartelletta (specialmente se ci sono delle schede).

  4. Organizzazione: ancora una volta la parola d’ordine è ORGANIZZAZIONE! La scelta migliore è compilare un calendario su cui, giorno per giorno, indicare gli esercizi da svolgere. Così facendo saprete quanti giorni effettivi avete a disposizione e la mole dei compiti da completare entro settembre. Ovviamente dal calendario vanno esclusi i giorni in vacanza, al mare o in montagna; le gite dei centri ricreativi; le gite in famiglia e con gli amici. Questi sono momenti indimenticabili che non possono essere compromessi dal “devo fare i compiti”.

  5. Ho finito! Se tutto è stato organizzato ed eseguito secondo la “tabella di marcia”, a settembre la cartelletta o il foglio con i compiti sarà completo! E se sarete stati davvero bravi nell’organizzazione, vi rimarranno ancora alcuni giorni di completo riposo.

5 Suggerimenti per l'uso del diario

Vi sembra di usare bene il diario, poi arrivate a casa ed è un caos totale?

Non succede nulla nel tragitto casa - scuola, più facilmente non hai ancora trovato un buon metodo per usare il diario o il tuo diario non è adatto.


  1. SCEGLI UN DIARIO ADATTO

Alcuni diari sono bellissimi, ma poco adatti a tanti compiti.

Cerca un diario grande e che si apra bene, magari con le pagine poco colorate.


  1. LA GELOSIA è LA MIGLIOR VIA

Devi essere geloso del tuo diario, è importante per il tuo rendimento scolastico. Non permettere a nessuno di usare il tuo diario, senza il tuo permesso.


  1. IL DIARIO SEGRETO

Il diario scolastico non è il diario segreto. Tutti i pensieri e i desideri non devono riempire le sue pagine… ma puoi avere un diario segreto tutto tuo. Potresti comprarne un bellissimo, coloratissimo, piccolissimo che raccolga i tuoi pensieri. Ma non scrivere su quello scolastico!


  1. LA PAROLA D’ORDINE è ORDINE!

Sii ordinato!

Ti piacciono le penne colorate? Scegli un colore per materia e usa sempre quello.

Sei un pasticcione? Dividi le pagine con delle righe (usa il righello!) così ogni materia avrà uno spazio.


  1. POSSO SFOGARE I MIEI PENSIERI SUI GIORNI DI VACANZA?

No! I giorni di vacanza servono per appuntare tutti i compiti delle vacanze che vengono dettati dai tuoi insegnanti. Sono pagine importantissime.


Buona ricerca del diario perfetto!

I quaderni alla scuola media

Molto spesso, i bambini della scuola primaria devono usare le copertine per i quaderni: ogni colore rappresenta una materia e questo li aiuta a non sbagliare quaderno.

Poi, questi stessi bambini entrano nella scuola secondaria e lì fioccano le dimenticanze. Dove è finito il bravo bambino, quello preciso che non dimenticava mai nulla?

Probabilmente è nascosto dietro una montagna di quaderni tutti uguali (perché al supermercato c’era l’offerta sui pacchi di quaderni e non ce la siamo lasciata sfuggire).


Uno dei primi suggerimenti (chiamateli pure obbligo, se volete) che do ai miei alunni di prima media è quello di prendere un indelebile (NERO) per scrivere a caratteri cubitali il nome della materia sull'esterno dell quaderno. Lo so che in questo modo rovino gli animaletti coccolosi dei quaderni delle ragazze e gli sportivi su quelli dei ragazzi, ma vi assicuro che è molto meglio così.

Questo modo spiccio riprende in veste più scherzosa il buon vecchio metodo delle copertine.


La verità è che anche alla scuola secondaria, a volte, le copertine servirebbero!


Perché?


Perché un quaderno ben impostato è un quaderno curato.


Buon lavoro!


P.S. Nome e Cognome non sono un optional, ci devono essere entrambi.

Perché se scrivi Matilde G. e nella tua classe ci sei tu, Matilde Ghisi, e la tua compagna Matilde Gelsi, come può capire l’insegnante chi è chi?! Inoltre, alle medie siete grandi, il vostro cognome è importante.

Organizzare la settimana: il calendario

Quante volte avete guardato l’orario settimanale scritto sul diario, ma avete sbagliato a preparare i libri? E quante volte il diario si è accidentalmente chiuso o avete perso la pagina mentre preparavate la cartella?

La pagina del diario dedicata all’orario scolastico è spesso piccola, pasticciata e scomoda.

Bisogna rimendiare e per farlo la parola d’ordine è ORGANIZZAZIONE, dopotutto chi ben comincia è a metà dell’opera; quindi partiamo dal calendario settimanale.


Ecco alcuni consigli:

1- prepara un orario settimanale da appendere in camera

2- l’orario deve essere scritto in modo chiaro e colorato

3- usa sempre lo stesso colore per una materia, questo ti aiuterà ad individuarle! Se il colore fosse quello della copertina del quaderno sarebbe ottimo.

4- potresti pensare di scrivere sotto ogni materia quel che ti serve (libro, quaderno,...)

5- trova un posto dove appendere il tuo calendario, magari vicino a dove hai i libri.


Buona scuola!

BES: Diversi metodi, stessi obiettivi

Un compagno di mio figlio viene sempre facilitato nelle verifiche, perché mio figlio no?

Quel ragazzo ha meno compiti di mio figlio e sta tutto il pomeriggio al parco, non è corretto.


Vi assicuro che queste perplessità sono normali e, in qualche modo, lecite. Perché la scuola cerca di personalizzare la didattica è molto semplice capirlo, se ci viene spiegato. Il problema è che troppo spesso non riceviamo le necessarie indicazioni e cadiamo nell’errore.

Cerchiamo di fare chiarezza:

  1. La scuola è inclusiva: questo significa che deve cercare di aiutare tutti i ragazzi a raggiungere gli stessi obiettivi, che chiamiamo traguardi o competenze. Per far ciò, deve modellarsi affinché ogni ragazzo possa sfruttare le proprie potenzialità e avere gli strumenti per compensare le difficoltà.

  2. La scuola cerca di essere personalizzata: gli insegnanti si muovono per dare ad ogni alunni tutto ciò di cui necessità per raggiungere l’obiettivo, il traguardo. È chiaro che se un ragazzo ha bisogno di fiducia, non è detto che serva anche ad un altro; per quest’ultimo potrebbe bastare anche solo una calcolatrice o una tabella.

  3. La scuola individua le potenzialità: ogni ragazzo ha del potenziale ed è compito della scuola aiutarlo a scoprire quale sia. Se ha bisogno di un aiuto diverso dai suoi compagni, significa che il suo potenziale è particolare. Lasciamo che usi tutto ciò che può essergli di aiuto per scoprirlo.

  4. La scuola sopperisce alle criticità: tutti i ragazzi hanno dei punti deboli, delle criticità. Possono essere legate all’emotività, alla tipologia di intelligenza (ci sarebbe da aprire una lunga digressione sulle intelligenze multiple), al momento, all’ambiente,... ci sono tanti fattori che influenzano l’approccio alla scuola. Motivo per cui deve essere la scuola a colmare la mancanza di quel momento.

  5. La scuola conosce ciò che non tutti sanno: la scuola osserva; la scuola sa, ma non fa pettegolezzo. Semplicemente, agisce.

Quando vediamo un ragazzo che lavora con un metodo diverso da nostro figlio, non pensiamo allo svantaggio apparente; cerchiamo piuttosto di rallegrarci dell’attenzione che la scuola sta ponendo sui ragazzi: mio figlio lavora potenziando le sue capacità; il compagno raggiunge le stesse competenze supportato dagli strumenti giusti; la compagna gestisce la propria emotività con l’obiettivo di raggiungere gli stessi traguardi degli altri.

Ad ognuno il suo ruolo

INSEGNANTI - ALUNNI - FIGLI - GENITORI

Questi sono gli attori che operano nella scuola e per la scuola. Ognuno ha un ruolo ben preciso e tutto funziona, quando i ruoli vengono rispettati.

Nessun bambino chiama mamma la propria maestra.

Nessun genitore si (dovrebbe) sostituisce ad un insegnante.

I bambini e i ragazzi sono felici di essere alunni dei propri insegnanti, ma non vorrebbero che nessuno di loro fosse la loro mamma o il loro papà.

I bambini e i ragazzi sono felici di essere figli, ma non potrebbero mai immaginare di entrare a scuola e trovare la mamma o il papà in cattedra.

Sarebbe troppo strano!

Ecco perché è importante, oltre che meraviglioso, che ognuno rispetti il proprio ruolo, affinché bambini e ragazzi trovino sempre il punto di riferimento giusto in ogni situazione. E si sentano protetti da una rete di adulti che collaborano con il solo obiettivo di permettergli di crescere serenamente sviluppando attitudini e potenzialità.

Diario o chat di classe

Premesso che, per fortuna, ora esiste il registro online!

Ma non sempre sul registro ci sono tutti i compiti… a volte si legge: “Guarda il diario!”. In questi casi è il panico.

La soluzione: chiedere sulla chat di classe. Una chat fantastica, se non fosse che ognuno dà la propria interpretazione degli esercizi assegnati.


Perché non giocate d’anticipo e insegnate ai vostri figli ad usare il diario in modo corretto?

Il diario è responsabilità, cura del proprio materiale. I diari ben fatti sono molto apprezzati da tutti (insegnanti compresi).


  1. Consigliate ai vostri figli un diario grande, con le pagine che si aprono bene e che siano poco colorate.

  2. Insegnategli ad essere gelosi custodi del loro diario. Nessuno deve toccarlo senza il loro permesso, tanto meno scriverci sopra!

  3. Comprategli un diario segreto dove sfogheranno i loro sentimenti, così il diario scolastico non subirà gioie ed angherie dei giorni di scuola.

  4. Aiutatelo a dividere le pagine con delle righe. Si formeranno dei riquadri, ogni materia avrà una sua casella.

  5. I giorni di vacanza sono i giorni dove scrivere i compiti delle vacanze. Preparate insieme quelle pagine: il titolo Compiti delle vacanze è fondamentale.


Buon lavoro, mamme!

5 suggerimenti per mappe concettuali efficaci

I tuoi insegnanti si ostinano a farti preparare delle mappe concettuali, ma tu non sai come fare? Ti sveliamo alcuni trucchi di cui non potrai più fare a meno:

1- HAI CAPITO L’ARGOMENTO?

Per prima cosa leggi molto bene il libro: se non hai capito di cosa sta parlando, sarà improbabile che tu riesca a lavorare bene.

2- HAI SOTTOLINEATO CORRETTAMENTE?

Se le pagine da studiare sono un bel rettangolo tutto evidenziato, sarà improbabile che tu riesca a lavorare bene. Prima devi imparare la tecnica giusta per sottolineare!

3- IL FOGLIO BIANCO

Se sei arrivato al punto 3, significa che il lavoro difficile l’hai già fatto. Usa il foglio orizzontalmente e al centro scrivi l’argomento.

4-LA PAROLA-CHIAVE

Nella tua mappa concettuale devono essere scritte solo le parole-chiave che hai sottolineato nel testo, nient’altro.

5-LE FRECCE

Il nesso logico, cioè il senso di tutto, è dato dalle frecce! Le frecce collegano e danno senso al tuo discorso (devi sempre disegnare la punta!). L’insegnante leggerà la tua mappa facendosi guidare da queste, non dimenticarlo!


Tutto qui? Si! Il vero lavoro lo fai sul libro, non dimenticarlo.

Approccio positivo alla scuola

Uno dei principali fattori che rendono proficuo il rendimento scolastico è l’atteggiamento che i bambini e i ragazzi hanno verso la scuola.

La parola d’ordine è POSITIVITà.


I bambini e i ragazzi osservano e studiano l’adulto, copiando gli atteggiamenti che sentono forti e giusti. Se l’adulto ha un atteggiamento positivo e propositivo verso la scuola, sarà molto probabile che il bambino senta la scuola come qualcosa di bello; ma se l’adulto critica la scuola, il bambino faticherà a porsi positivamente.

Avendo chiaro questo primo postulato fondamentale per il successo scolastico, diventa importante evitare tutti i commenti negativi verso gli insegnanti e l’organizzazione della scuola dei propri figli.

I bambini e, soprattutto, i ragazzi si fidano dei genitori e reputano la loro opinione giusta. Ma hanno una loro idea della scuola che frequentano e degli insegnanti che hanno; questo significa che ciò che l’adulto farà o dirà influenzerà positivamente o negativamente ciò che i bambini e i ragazzi pensano dei loro docenti e della loro scuola e il loro atteggiamento.


L’apparire POSITIVI è molto importante, anche quando non si è d’accordo su scelte e strategie d’insegnamento.

Meglio discutere tra adulti e confrontarsi costruttivamente, piuttosto che lasciarsi a commenti che potrebbero ferire o confondere.

5 passi per usare l'evidenziatore

L’evidenziatore è uno strumento bellissimo, ha un colore fluo che affascina, ma la maggior parte delle volte i libri abbagliano, non è vero?

Sembra che brillino di luce propria, tanto evidenziatore c’è. Soluzione: imparare a sottolineare correttamente!

Leggi questi suggerimenti:

1- UN EVIDENZIATORE ALL’ANNO

Ricorda: avrai lavorato bene se un evidenziatore dura un anno scolastico… facciamo due evidenziatori, le materie sono tante!, ma non più di due.

2- LE PAROLE NON SI STACCANO DAL LIBRO

Questa è una grande rivelazione a cui tengo moltissimo: le parole non si staccano dal libro una volta lette, quindi non è necessario appiccicarle con l’evidenziatore. Tranquilli!

3- UN CERCHIO SUL NUMERO

L’evidenziatore non serve a dire che quella pagina è stata studiata, quindi vi prego non fate un bel rettangolo attorno al paragrafo e non colorate tutte le righe! (Rileggi il punto 2). Se hai bisogno di ricordare che quella pagina è stata già letta, puoi fare un cerchio a matita attorno al numero della pagina.

4- IL GRASSETTO

C’è chi sottolinea tutto e poi c’è il furbo: colui che sottolinea solo le parole scritte in grassetto. Io penso, se sono in grassetto sono già messe in evidenza, no?! Che bisogno c’è di evidenziarle ancora?

5- SOLO QUEL CHE SERVE

L’evidenziatore deve sottolineare solo quello che è necessario: LE PAROLE-CHIAVE. Quelle parole che vi servono per ricostruire il discorso che avete letto. Generalmente sono da 3 a 5 per paragrafo, escluse le parole in grassetto, ovviamente!

Fai la cartella!

Dove hanno la testa quando preparano la cartella? Spesso sulle nuvole… che, tra l’altro, deve essere un posto bellissimo!


C’è bisogno di un metodo, proviamo a darti qualche suggerimento.


1- CALMA E CONCENTRAZIONE

La cartella per la scuola non può essere preparata all’ultimo minuto o la mattina, soprattutto se i ragazzi sono perennemente in ritardo.

Meglio trovare il momento giusto, le parole d’ordine sono: calma e concentrazione.


2- LA BORSA DI MARY POPPINS

Avete presente la borsa di Mary Poppins, la tata più famosa di sempre? Bene, lo zaino dei vostri figli non deve assomigliargli.

Libri, quaderni, un astuccio, diario, merenda, bibita e fazzoletti sono tutto ciò di cui ha bisogno. Il resto può rimanere a casa.


3- COSA HAI SCRITTO SU QUEL DIARIO?

Questa è una delle domande MUST! Se i nostri ragazzi sono stati abituati a scrivere sul diario, non avranno problemi a seguire le indicazioni e a leggere ora per ora l’orario del giorno seguente. Libri e quaderni di ogni materia dovranno essere appoggiati su un tavolo spazioso e pulito, così non potrà dimenticare niente di quello che ha preparato e non potrà confondere il materiale.


Se la questione diario è un TABù… ci sono suggerimenti pronti Diario.


4- QUESTO è TUTTO.

Il tavolo è pieno di libri e quaderni, e ora? Dividete in due pile: libri in una, quaderni nell’altra. I quaderni vanno messi contro lo schienale della cartella; i libri davanti.

L’astuccio e il diario possono stare a lato dei libri o sopra.


5- ABBIAMO QUASI FINITO

La merenda è delicata, se si schiaccia non è più così buona. Una tasca protetta dove metterla è sempre una buona idea.

In un’altra tasca, magari quella davanti, ricordatevi i fazzoletti!

Niente nasi colanti, niente raffreddori vaganti.


Buona scuola!

Come organizzare lo zaino

Non sai come organizzare lo zaino, quindi decidi di portare a scuola tutti i libri per non sbagliare?

Sei stanco di avere lo zaino pesante, ma non sai come fare?

Prepari sempre la cartella all’ultimo minuto e ogni volta dimentichi qualcosa?


Se hai risposto “sì” ad una di queste domande, questo articolo fa al caso tuo. Ti daremo 5 suggerimenti per risolvere il problema.


1- UN MOMENTO DI TRANQUILLITà E CONCENTRAZIONE

La cartella per la scuola non può essere preparata all’ultimo minuto, ma devi trovare un momento in cui non vieni disturbato.

Quando hai finito i compiti?

La sera prima di dormire?


2- NON RIEMPIRE SUBITO LA CARTELLA

Libri e quaderni si mettono in cartella solo dopo averli preparati tutti.


3- LEGGI BENE IL DIARIO

Sul diario, se sei stato attento alle indicazioni dell’insegnante, troverai tutte le informazioni che ti servono.

Leggi attentamente l’orario, poi analizza ora per ora e metti sulla scrivania tutto quello che ti serve.

Non dimenticare il diario e l’astuccio.

Quando sarai a scuola, avrai anche bisogno di una ricarica: la merenda e l’acqua o una bibita sono fondamentali.


4- HO PREPARATO TUTTO, E ADESSO?

Metti tutto in cartella, i quaderni andranno appoggiati allo schienale dello zaino; poi inserisci i libri.

Il diario va messo alla fine, appoggiato sopra i libri o davanti ai libri.

L’astuccio a lato dei libri o sopra.


5- ABBIAMO QUASI FINITO

La merenda è delicata, se si schiaccia non è più così buona. Trova una tasca sicura dove metterla.

In una tasca, magari quella davanti, ricordati i fazzoletti!


Buona scuola

Una ricerca vincente!

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9 passi per registrare una videolezione

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